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Come Affrontare gli Ostacoli
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Testo di  Tiberio Leoncini
Data Pubblicazione  18/01/2004
 • Introduzione
 • Rocce
 • Pontili e Porticcioli
 • Alberi Sommersi e Non
 • Canneti
 • Banchi d' Alghe
 • Ninfee
 • Materiali Galleggianti
INTRODUZIONE

Come ho descritto nell'articolo di presentazione possiamo trovarci ad affrontare diversi ostacoli (chiamo ostacoli tutte le strutture sommerse e non, cioè rocce, pontili, alberi sommersi e semisommersi, canneti a riva o nel lago, banchi d'alghe, distese di ninfee, materiale galleggiante non naturale, barche, pompe, boe  ecc.).

Nel corso di una sola uscita di pesca, in lago gli incontreremo quasi tutti, sul fiume un pò meno anche se l'ostacolo più grande sarà la corrente; ognuno necessita di spiegazioni su come affrontarlo al meglio, e pescando da riva il meglio non esiste ....

Comunque, se vogliamo catturare il pesce, black bass e luccio, dobbiamo in qualche modo vedere di pescarci nel miglior modo possibile, vedendo di non perdere (almeno per il possibile) preziosi artificiali e anche i pesci.


ROCCE

Partiamo dalla rocce, l'ostacolo più facile, sia che sia sommersa o semisommersa, la roccia presenta pochi punti d'incaglio, cerchiamo di lanciarci ad una certa distanza per poi recuperare contro di essa, infine fateci sbattere l'artificiale contro (specie spinnerbait o jig), insistete su tutti i lati ed a tutte le profondità.

Non è il caso di farci 40 lanci, ma comunque sondatela con attenzione perché piace molto come rifugio ai predatori per sferrare attacchi e se le rocce sono di grandi dimensioni possono ospitare anche pesci sospesi a mezz'acqua quindi ....., potete affrontarla anche con esche di superficie nella stagione più calda.

Ottime tutte le esche, anche i minnow perché è tra i pochi ostacoli "sicuri".


PONTILI E PORTICCIOLI

Pontili e porticcioli, si possono trovare sia sui piccoli laghi che su quelli grandi, dove vi e concesso l'ingresso potete pescarci da sopra, di solito la profondità è abbastanza alta quindi usate esche pesanti in modo da sondare meglio l'acqua immediatamente sottostante, potrete optare per jig o vermi di gomma piombati, recuperati in verticale con continui rilasci.

Unico posto dove potrete usare i tube per la famosa discesa a spirale, oppure crankbait.

Anche qui c'e la possibilità di trovare pesci sospesi specialmente se la giornata è luminosa, provate nella zona con l'ombra quindi minnow e esche di gomma con assenza o minima piombatura.

Occhio a come vi muovete sopra, specialmente se i pontili sono fatti di legno, cercate di camminarci sopra piano senza creare troppe vibrazioni che come sapete in acqua si moltiplicano rispetto all'aria, se invece i pontili sono piccoli e privati affrontateli da riva cercando di pescarci sotto.

Attenzione a dove lanciate, ci possono essere corde o pali quindi calcolate in precedenza la traiettoria del recupero perché se agganciate un bel pesce lui sicuramente saprà dove trovarli ........


ALBERI SOMMERSI E NON

Se dovreste cercare un bass o un luccio in un lago ed e presente un albero sicuramente cercatelo li, zona di residenza per eccellenza l'intrico dei rami è La Mecca del bass e luccio, purtroppo pero è anche la zona dove si fanno alberi di natale a giugno così dobbiamo pescare con mille attenzioni.

Dove è possibile vediamo se ci sono corridoi liberi dove far passare la nostra esca, non lanciate mai oltre l'ostacolo pensando "tanto io ho l'antialga", perché oltre a recuperare l'esca che il più delle volte torna indenne bisogna anche recuperare il pesce, ed e qui il dramma, infatti a meno che non sia una sardina, se tra lui e voi c'è un ostacolo sicuramente lo sfrutterà lasciandovi con il filo in mano e lui con un bell'amo in gola !!!

Quindi pensate sopratutto al pesce prima di lanciare, lo so che molte volte capiterà di perderlo anche seguendo tutte le precauzioni ma almeno avremo la coscienza a posto.

Usando un buon filo e se l'albero non ha rami di grossa dimensione possiamo tentare anche qualche lancio al suo interno, sicuramente avremo più abboccate che passandoci accanto, ma attenzione alla ferrata e successivo recupero che deve essere il più rapido possibile e senza soste, in questo modo disorienterete il pesce evitando che possa andare a rifugiarsi nella sua tana.
Se però vi capita che ci vada, l'unica cosa da fare è allentare la trazione, nella maggior parte dei casi il pesce resta li dov'è, qualche volta però (è più facile fare 6 al superenalotto) può ripartire e quindi può essere recuperato.

Ottima zona da bella stagione, quindi affrontatela con esche di gomma (occhio alla coda che può attorcigliarsi ai rami) jig, spinnerbait (il suo mondo) o qualche topwater, recuperateli non troppo velocemente facendoceli sbattere contro, specie gli spinnerbait (attenzione non sono proprio antialga) e vedrete che belle sorprese specialmente per la taglia.

Battetelo bene questo ostacolo dove vi è possibile, magari tornandoci più volte nel corso di una battuta, perché prima o poi i pesci ci saranno.

Un piccolo consiglio, sfruttate i rami sporgenti per attenuare l'entrata in acqua della vostra esca in gomma, infatti in presenza di rami sporgenti fuori dall'acqua che siano naturalmente spogli e privi di possibili incagli e posti a una non eccessiva altezza dalla superficie, potete lanciarci sopra, poi recuperare lentamente fino a quando l'esca non scivoli in acqua, sicuramente l'impatto sarà molto più soft di un lancio diretto, quindi controllate visivamente il filo mentre scende verso il fondo, al minimo movimento anomalo ferrate!

Molto spesso il pesce abbocca proprio mentre l'esca tocca l'acqua facendo un grosso gorgo, questo metodo funziona specialmente con pesci grossi e sospettosi quando sono sospesi proprio sotto la superficie tra i rami semi affioranti.
Una entrata in acqua rumorosa ma anche accettabile li metterebbe sicuramente in fuga, naturalmente i primi lanci fateli con esche piombate al minimo o anche senza piombo, per poi aumentarlo nei lanci successivi quando siete sicuri che pesci sospesi non ci sono e quindi proverete a trovarli più in profondità.


CANNETI

Se sono lungo la riva i problemi aumentano, in primis vanno scavalcati, quindi vi servirà una canna con una lunghezza adeguata allo scopo, poi andranno fatti dei lanci paralleli ad essi, facendoci passare le vostre esche il più vicino possibile, molte volte pochi centimetri fanno la differenza tra catturare e non.

Purtroppo non è agevole lanciare tra i canneti, molto meglio se i canneti sono un pò lontano da riva, e quindi abbiamo la possibilità di lanciarci agevolmente, cercate di entrarci dentro con le vostre esche, naturalmente nel limite del possibile, cioè dovete anche recuperare l'esca dopo il lancio e l'esca deve essere in acqua per prendere i pesci, quindi cercate di lanciare nelle piccole "insenature" che tutti i canneti generalmente hanno.

Attenzione ad usare esche prive di coda altrimenti rischiate che questa si attorcigli al canneto rendendo vana la vostra azione, oltre le esche in gomma, ottimi anche i jig che essendo piombati agevolano la penetrazione restando antincaglio.

Una chicca: una nota casa giapponese di monofili ha creato un filo con un particolare rivestimento molto viscido nato proprio per la pesca nei canneti dove il filo può scivolare più liberamente tra di essi, provatelo!


BANCHI D'ALGHE

Molti laghi hanno vicino alla riva una specie di corona di alghe filamentose (non ricordo il nome) molto gradite come rifugio dai predatori, si possono sfruttare tipo i canneti, attenzione però a non osare troppo, infatti se tentate di scavalcarle e vi capita di allamare un bel pesce, questo resterà in acqua sicuramente, perché molto spesso sono talmente fitte e resistenti da rendere impossibile ogni tipo di recupero del pesce una volta che questi ci si sia infilato.

Quindi onde evitare spiacevoli perdite, controllate prima la consistenza di tali banchi per poi fare i lanci più indicati, se pensate siano troppo fitti o non vedete corridoi utili per un adeguato recupero, non lanciateci oltre, limitatevi a sondare solo le zone tra la corona e la riva, azzardando solo con esche topwater e canne tipo manico di scopa per recuperare immediatamente qualsiasi pesce preso al di la della corona.

Se invece le alghe sono relativamente basse e non giungono fino alla superficie, allora è possibile effettuare con relativo successo la nostra pesca, in quanto non ostacoleranno più di tanto sia il recupero dell'esca che del pesce.

Le alghe basse sono dimora ideale anche per il luccio quindi sondatele con minnow galleggianti e spinnerbait, sicuramente qualche attacco lo riceverete.


NINFEE

Stesso discorso dei banchi d'alghe vale per le ninfee, con una sola differenza: essendo piatte sopra, usatele come appoggio della vostra esca per poi farla cadere in acqua delicatamente.

Risultano ottime le rane di gomma fatte saltellare sopra di esse e poi fatte entrare in acqua, molte volte non la toccano neppure!


MATERIALI GALLEGGIANTI

Per Materiali galleggianti intendo tutti i materiali non naturali (barche, boe, pompe ecc) che vengono sfruttati dal black bass come nascondiglio per attaccare le sue prede, infatti il black per natura sa sfruttare l'ombra che creano questi materiali per mimetizzarsi dentro, quindi sfruttate questa opportunità.

Tutte le volte che ne trovate uno lanciateci relativamente vicino per poi proseguire un recupero convergente verso l'ostacolo, ottimi i minnow e i soft stick bait recuperati quasi in superficie, non occorre pescare sul fondo con questi tipi di ostacolo, in quanto i pesci sostano a poca profondità sotto di essi.

Attenzione ai vari cavi che servono per mantenerli ormeggiati, sono molto voraci di esche e pesci allamati quindi controllate sempre prima di lanciare, e un ultima cosa: anche se il cielo non è assolato quindi non ci sono ombre, lanciateci lo stesso il pesce può esserci ugualmente.
 



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