Soverato,
cittadina turistica sul mare Ionio a 35 km dal capoluogo Catanzaro, meta
balneare per turisti provenienti da ogni parte d'Italia e del mondo,
splendidamente adagiata in una particolare insenatura del Golfo di Squillace,
offre ormai da diversi anni una particolare opportunità di pesca: spinning a
tonnetti (tombarelli) e caponi (lampughe) dalla riva!
Chi infatti si trova a passeggiare sul lungomare di Soverato
nel periodo compreso fra la fine di agosto e la fine di
novembre può facilmente assistere ad uno spettacolo particolare: 50
anche 100 pescatori in fila sulla spiaggia intenti a lanciare e recuperare
freneticamente i loro artificiali lanciati a molti metri dalla riva.
La prima domanda che un pescatore
esperto si pone è: come mai pesci pelagici come tombarelli e lampughe si
avvicinano così tanto alla riva?
La risposta è rapida: osservando la carta nautica del tratto
di mare antistante la spiaggia di Soverato si può evincere da questa, come il
fondale possa scendere ripidissimamente da 3 a 200-250 metri alla breve distanza
di poco meno di un miglio dalla riva, quindi, i pesci, probabilmente, non
rendendosi conto del rapporto distanza profondità arrivano fin sulla spiaggia
all'inseguimento delle loro prede.
La scoperta della tecnica di pesca è attribuita ad alcuni
pescatori di aguglie che alla fine degli anni '90 nel recuperare le aguglie
catturate, le videro attaccare da lampughe o tombarelli.
Da li fu breve il passo al perfezionamento della tecnica che
oggi si esprime nel lanciare un galleggiante piombato (o anche un birillo) di
60-70 o 100 grammi a seconda delle condizioni del tempo e del mare con attaccato
un filaccione di 2 metri circa di monofilo del diametro del 35 o 45 a seconda
della taglia dei pesci (ad agosto i tombarelli sono piccoli ad ottobre possono
raggiungere quasi 2 kg, le lampughe anch'esse hanno dimensioni e peso variabile
in virtù del periodo) con un anguilletta artificiale e girella o un polipetto
tipo octopus di vario colore ad una distanza fra i 30 e i 60 metri dalla riva,
il recupero deve essere velocissimo tanto da emulare i circa 3-4 nodi
consigliati dai trainisti con la barca; polsi e braccia a dura prova quindi ed
alla ferrata plateale recupero di potenza per rilanciare rapidamente.
L'abilità del pescatore sta soprattutto nella precisione del
lancio che non deve essere obliquo ma perpendicolare alla riva per evitare di
intralciare l'azione di pesca degli altri trainisti che spesso si trovano quasi
gomito a gomito.
Ovviamente non mancano le giornate vuote, ma quando i
tonnetti assommano e ciò avviene quasi sempre da ovest verso est si piegano di
seguito 20-30 canne e li è spettacolo assicurato che spesso dura anche per delle
ore; la medie delle catture in quelle giornate è di 10-20 pesci a persona con
picchi molto più alti!
Ma non sono sicuramente i numeri che fanno di questa pesca un
vero show, sono i preparativi, le attese (alcuni pescatori dormono in tenda per
essere i primi a lanciare alle prime luci dell'alba) e non ultimo il mare
pulito, il sole caldo e la spiaggia da incanto che portano alto il nome di
Soverato e della terra di Calabria.
Vito Rocco Tassone
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