Carpa all'Inglese
PARTE 1 -
Caratteristiche Generali
Aspetti generali
Vorrei affrontare con voi, amici lettori, quella che reputo una
tecnica molto interessante e divertente per la pesca del più combattivo e
ricercato ciprinide: la carpa.
Esistono molte tecniche per insidiare questo pesce, carp fishing puro,
bolognese, pesca a fondo, roubasienne ma vorrei soffermare la vostra curiosità
sulla tecnica dell'inglese.
L'inglese è una disciplina estremamente tecnica che si basa
sulla pesca in profondità, grazie all'impiego del famoso galleggiante inglese
(da cui prende il nome la tecnica), che ha la proprietà di scorrere su una
porzione di filo da noi stabilita. Per sommi capi, questa tecnica ci consente di
pescare a galleggiante in profondità e distanze maggiori, rispetto a quelle che
ci consentirebbe una comune bolognese. Ovviamente questi non sono gli unici
aspetti vantaggiosi rilevabili, ma per scorgere gli altri dobbiamo entrare nello
specifico.
La Canna
La lunghezza della canna può variare dai 3,90 metri ai 4,50 metri, presenta in
genere 15 anelli, entro cui far passare fili molto sottili. La sua struttura è
generalmente in carbonio, di alto modulo e può essere sia telescopica che
ripartita in 2 o 3 sezioni.
La canna inglese dedicata alla carpa deve avere un'azione di punta progressiva,
che consente di domare anche esemplari di 5 o 6 kg. Questo tipo di azione
consente di avere il nerbo necessario in fase di recupero e di ammortizzare le
ripartenze, tipiche del ciprinide. Consiglio vivamente un canna in carbonio alto
modulo che abbia un capacità di lancio che vada dai 5 o 8 grammi fino a 24 o 30
grammi. Ci consentirà di effettuare lanci fino a 20 o 30 metri e di portarci in
pesca in profondità particolari, nel caso di laghi e dighe. Ci aiuteranno nella
fase di lancio anche i passanti molto piccoli, specialmente sulla punta, ove
scorrerà una lenza madre non superiore ai 0.20 mm, e la sua struttura ripartita,
che sicuramente regala performance migliori rispetto ad una tele.
Un altro aspetto importante è l'impugnatura in sughero o in neoprene e
possibilmente anatomica, con la sagomatura realizzata per l'appoggio
dell'avambraccio, in fase di chiusura del lancio overcast.
Il Mulinello
Come la canna, anche il mulinello ha una parte fondamentale, e la scelta di un
modello rispetto ad un altro può fare la differenza nelle nostre battute di
pesca. La carpa è un pesce molto reattivo e pertanto è necessario un mulinello
che abbia un capacità di recupero notevole, ed un'ottima frizione, magari
supportato da una bella leva di combattimento, regolabile sul settaggio della
frizione stessa del mulinello. Un doppia manovella può essere utile e pratica ad
un presa più rapida, in fase di ferrata e recupero. La capacità di imbobinamento
deve essere di circa 240 mt con lo 0.20. Avere due bobine potrebbe essere utile
per farsi trovare pronti ad una battuta di pesca più o meno pesante; uno 0.20 su
uno per le battute più pesanti e 0.16 per quelle più leggere e dove è richiesta
una maggiore “invisibilità”. Ad ogni modo un 3000 o un 4000 vanno benissimo.
Basta non appesantire inutilmente la struttura leggera della canna per mantenere
una certa equilibratura, in fase di lancio e recupero.
Lenza madre
Come lenza madre, come accennato precedentemente, abbiamo bisogno in primis di
un nylon 0.16 e che sia affondante. La lenza nella pesca all'inglese deve andare
sott'acqua, dalla punta della canna in avanti, proprio per agevolare il corretto
funzionamento scorrevole del galleggiante e massimizzarne la sensibilità. Un
nylon 0.16 lo ritengo la soluzione migliore per la pesca al ciprinide,
soprattutto se montato su un mulinello con un valido sistema di frizione. Non
sono da sottovalutare diametri come lo 0.18 o lo 0.20. Se conosciamo lo spot e
sappiamo che possono esserci carpe di taglia, questi diametri possono darci
qualche possibilità in più nel caso di “cruenti” combattimenti. Ne verrà
leggermente penalizzata la fase di lancio, ma considerando che la pesca
all'inglese si basa sul richiamo, tramite pasturazione, possiamo comunque
soffrire leggermente sotto questo aspetto. Per la scelta dei diametri come
sempre va considerata anche lo stato dell'acqua: se torbida possiamo osare con
un diametro maggiore, contrariamente punteremo a rendere il meno visibile
possibile la lenza, con diametri più bassi.
Consiglio: prima di ogni pescata controllate l'integrità della lenza, le
testate della carpa per slamarsi e delle cartilagini a seghetto sulla pinna
dorsale possono spezzare o recidere il filo.
Terminale
Il terminale della pesca all'inglese deve essere da 0.02 a 0.04 millimetri in
meno rispetto al diametro della lenza madre e possibilmente di colore
trasparente. Ipotizzando che sulla lenza madre abbiamo uno 0.16 per il terminale
useremo uno 0.14 o uno 0.12, se come lenza madre abbiamo uno 0.20 per il
terminale useremo uno 0.18 o uno 0.16, ecc.
Inutile sottolineare la scelta del nylon come terminale: è necessario sceglierlo
tenendo conto delle sue capacità d'inganno e per la sua reale robustezza. Spesso
e volentieri in commercio si trovano nylon le cui etichette dichiarano un carico
di rottura che è il 30% in più rispetto a quello reale, e credetemi non sono
pochi. Tuttavia un buona frizione del mulinello ed un azione di punta
progressiva della canna ci consentiranno di gestire al meglio le ripartenze e
gli strappi del ciprinide.
Amo ed Esche
Gli ami da utilizzare devono essere scelti in base alla loro azione ed all'esca
che verrà proposta al pesce.
Un primo modello da tenere altamente in considerazione è quello auto ferrante,
bronzato o meno, del n° 8 - 9 - 10, con o senza occhiello. E' una tipologia di
amo che consente l'innesco del mais, della canapa, dei fagioli ed altri legumi.
Il modo di mangiare della carpa, che assomiglia ad un continuo risucchio,
consente all'amo di agganciarsi all'interno della bocca, generalmente delle
prominenti labbra.
Differentemente utilizzeremo ami gambo lungo, sempre del n° 6 o 8, per innescare
vermi di terra o lombrichi. I lombrichi verranno innescati verso il centro del
loro corpo, individuando la parte più rigida, per poi avvolgerlo attorno al filo
del terminale. Questo tipo d' innesco consente di camuffare l'amo con il gambo
più lungo, e di mantenere viva l'esca, conservando una migliore proprietà
attirante.
Pastura
La pastura in questo tipo di pesca è fondamentale, perché consente il richiamo
dei ciprinidi verso l'area dove praticheremo la nostra azione di pesca.
La scelta della pastura giusta, per la nostra battuta di pesca non è mai cosa
scontata, anzi da essa può dipendere l'esito della nostra battuta. Essa deve
servire per preparare l'area dove andremo a lanciare le nostre esche, e non deve
assolutamente saziare bensì solo richiamare è stuzzicare l'appetito dei nostri
amati ciprinidi.
Conclusione
Spero di avere fornito una buona infarinatura generale sulla pesca al colpo
della carpa con tecnica dell'inglese. Vi invito a seguire i prossimi articoli
che parleranno nello specifico di quanto è stato qui solo accennato.
Staff
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