Arenicole, americani e
bibì sono, assieme all'intramontabile
sardina, le esche più utilizzate nel mondo del surf-casting . Gli anellidi sono
pratici: si comprano dal negoziante, si innescano con poca fatica e hanno una
buona tenuta sull'amo. Inoltre sono graditi dalla maggioranza dei pesci, grossi
e piccoli che siano.
Hanno un unico difetto: sono particolarmente costosi. Gli
anellidi costituiscono senza dubbio l'esborso maggiore del pescatore dilettante.
Per impostare una battuta di pesca che dura l'intera notte occorrono almeno due
scatole di arenicola, due di americani e una di bibì, per un costo di circa 30
euro.
Le cose non vanno meglio se andiamo in pescheria. E' vero che
le sardine costano poco (circa 4 euro al kg), ma in estate e' assurdo impostare
una battuta di pesca interamente a sardina. Per cui occorre acquistare anche:
alcuni cannolicchi, dei gamberetti, un totanetto e qualche cozza. Così facendo
un pochino si risparmia, ma non molto.
La soluzione per risparmiare comunque esiste. E' quella di
procurarsi le esche direttamente dal mare dedicando alla raccolta un paio di ore
del nostro tempo. Forse le esche che riusciremo a procurarci non saranno
catturanti come quelle acquistate dal negoziante, forse sarà più elaborato
l'innesco ma vi garantisco che la cattura di qualche bel pesce con le esche
"alternative" da soddisfazioni incredibili. Il sarago più bello (7 etti) l'ho
catturato con una testa di sardina, la mormora più grossa con l'oloturia (8
etti); per non parlare della mia più grande soddisfazione, un'orata di circa 1.5
kg catturata con un granchietto vivo.
La cosa migliore da farsi quando si intende impostare una
battuta di pesca in nottata e' quella di svegliarsi presto al mattino e andare
alla ricerca delle esche. Muniti di maschera e pinne dovremmo procurarci due o
tre oloturie, che sostituiscono egregiamente i bibì, ed alcuni paguri che
valgono l'arenicola.
Queste saranno le nostre esche base. Inoltre potrebbero
rivelarsi vincenti alcuni granchietti (sabbia o scoglio) e dei gamberetti, da
mantenere ed innescare vivi. Nel caso non fosse possibile conservarli vivi e'
possibile utilizzarli anche morti, innescando i gamberetti interi, a partire
dalla coda, e la polpa del granchio. Per completare le esche potrebbero
rivelarsi utili alcune patelle, molto resistenti anche se non molto gradite, da
utilizzare quando si vuole riposare un pochino e delle chiocciole di mare (da
utilizzare senza la conchiglia) che sono ricercate da saraghi e orate. Se si
vuole tentare il colpaccio occorrerà procurarsi anche, con una canna fissa ed un
pò di pane, alcuni cefalotti vivi, da utilizzare anche morti per la cattura di
spigole e gronghi.
Riconosco che questa non e' certo la soluzione per il
pescatore pigro e che forse non si può impostare un intera battuta solo su esche
alternative. Però trovo che le esche alternative del surf combinate con un paio
di scatole di anellidi e due o tre sardine possano dare grandi soddisfazioni e
al tempo stesso ridurre i costi di questo meraviglioso hobby.
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