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Classificazione
Tipo
ALTRE ESCHE
Classe
Ordine
Famiglia
Genere
Sardina
Specie
pilchardus
Nome Volgare: SARDINA
Descrizione Tipo
ALTRE ESCHE
****
Caratteristiche dell' Esca
Caratteristiche
Assieme all’Acciuga, la Sardina è il pesce più prelibato da usarsi come esca, risultando appetito dalla totalità degli abitanti marini oggetto della pesca sportiva.
La Sardina ha corpo allungato, mascelle della stessa lunghezza, dorso di color verde oliva con fascia azzurra ai lati, ventre argenteo, ed è completamente priva di denti.
Al contrario l’Acciuga che spesso viene confusa con la Sardina, ha colori e forma simili ma la mascella superiore è molto più lunga della mandibola, ed è fornita di piccoli denti sulle mascelle.
Entrambe sono specie pelagiche che compiono migrazioni orizzontali da largo verso le coste in certi periodi dell’anno e migrazioni verticali dal fondo verso la superficie.
Sono pesci che si nutrono essenzialmente di plancton, infatti è davvero improbabile che vengano catturate all’amo, mentre vengono pescate dalle lampare che ne sfruttano la caratteristica di pesci fototropici positivi.
Recupero
Conservazione
Temperatura di Conservazione
Indicazioni per l' Impiego
Tecnica di Impiego
Le tecniche di pesca adoperabili sono un po’ tutte, dalla pesca con il galleggiante per insidiare boghe, salpe, muggini, aguglie, occhiate, etc., alla pesca a fondo per insidiare spigole, saraghi, ombrine, scorfani, gronghi, etc.
Infatti è una delle esche più usate nel Surf Casting specialmente nel periodo da ottobre a dicembre, evitando in genere i mesi più freddi dell’inverno in quanto l’olio contenuto nelle sue carni si solidifica a causa delle basse temperature dell’acqua, riducendone molto il potere attirante.
L’impiego della Sarda come esca prevede che sia freschissima, e se ne utilizza il filetto oppure la si innesca per intera.
Innesco
L’innesco del filetto va fatto in modo tale che l’amo trapassi sia la carne che la pelle, altrimenti utilizzando la sola carne questa verrebbe facilmente via essendo molto fragile; tuttavia per rendere più efficace l’azione attirante della Sarda dovuta all’olio contenuto nelle sue carni grasse, si preferisce innescare il filetto rovesciato.
L’innesco così realizzato, sarà infine completato legando il tutto con del filo elastico passato più volte a spire incrociate, per evitare che il tutto voli via durante il lancio oppure nell’impatto con l’acqua.
All'interno dell'innesco così preparato, si può anche inserire un cilindretto di polistirolo, col fine di aumentare la galleggiabilità del boccone e presentarlo più naturale, sollevato dal fondo.
Spesso nel Surf Casting, la sarda viene innescata intera privata della sola testa, facendo passare il filo dell’amo al suo interno aiutandoci con un ago, fissando l’amo nella parte vicina alla testa, e legando il tutto con del filo; in alternativa si possono utilizzare anche inneschi che prevedano utilizzo di tre ami legati in cascata e fissati all'interno del corpo.
Con mare calmo si preferisce un terminale del tipo Short Alto con un amo a curva stretta e gambo lungo; mentre con mare mosso si utilizzerà un terminale del tipo Pater Noster con un amo storto perché il pesce mangia a strappo e difficilmente ingoia l’amo.
Infine è ben noto che la sarda costituisce un ingrediente fondamentale per la preparazione della pasta da innesco e per la pastura da utilizzarsi per la pesca di occhiate, muggini e boghe.
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