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Classificazione
Tipo
ESCHE VIVE
Classe
Ordine
Famiglia
Genere
Specie
Nome Volgare: MUGGINE VIVO
Descrizione Tipo
ESCHE VIVE
****
Caratteristiche dell' Esca
Caratteristiche
Il Muggine assieme alle anguille cieche è il pesce maggiormente utilizzato vivo come esca per catturare grossi predatori, primi fra tutti la spigola e la ricciola, ma che a volte ci permette di catturare, specie nelle ore notturne, gronghi, murene e rombi.
La scelta ricade spesso sul Muggine perché è facilmente pescabile nei porti e perché una volta innescati vivi, sono dotati di notevole resistenza fisica e vivacità.
La nostra scelta ricadrà invece anche su piccoli pesci morti quali boghe e sugarelli, per innescare palamiti o lenze da terra per la cattura di gronghi.
Recupero
Per reperire dei piccoli esemplari da innescare (10 - 15 cm) potremo usare un retino con all'interno dei granchi schiacciati oppure delle sarde pestate, da calare all'interno del porto radente la banchina. In alternativa è possibile reperirlo anche con un lungo guadino nelle ore notturne sempre nei porti oppure sulle scogliere in presenza di pietre chiare sul fondale.
Conservazione
Utilizzare un ossigenatore funzioante a batterie da sistemare in un secchiello a parte, oppure una nassa da calare in acqua.
Temperatura di Conservazione
Indicazioni per l' Impiego
Tecnica di Impiego
Nella pesca di superficie adotteremo un galleggiante della grammatura adatta a sorreggere l’esca in acqua e fisseremo il Muggine con un grosso amo legato tra la testa e la pinna dorsale.
Innesco
Nella pesca di superficie adotteremo un galleggiante della grammatura adatta a sorreggere l’esca in acqua e fisseremo il Muggine con un grosso amo legato tra la testa e la pinna dorsale.
Infatti i predatori ed in particolare la spigola attaccano la preda dalla testa e quindi, avendo fissato l’amo nel modo anzi detto, esso si troverà nella posizione ideale per penetrare ed ancorarsi nella bocca del predatore.
Per meglio fissare il Muggine è possibile utilizzare lo stesso innesco di prima aggiungendo un secondo amo legato appena dopo la seconda pinna dorsale.
La tecnica alternativa è quella della ‘lenza morta ‘ e consiste nel fissare il muggine con due ami grandi montati su braccioli di circa 15 cm di lunghezza, uno fatto passare attraverso la bocca facendo attenzione a non ledere l’arteria che si trova appena sotto l’apparato boccale del muggine (il che lo ucciderebbe), e l’altro va fissato tra la testa e la prima pinna dorsale.
Con questa tecnica non adoperiamo nessuna zavorra o galleggiante, per cui il muggine sarà libero di muoversi liberamente e si presenterà in modo molto naturale.
Una terza tecnica consiste nel pescare praticamente a fondo, utilizzando un terminale del tipo Long Arm oppure con un piombo montato scorrevole sul trave; il fissaggio del muggine verrà realizzato allo stesso mode della lenza morta.
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