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Raduno del Gruppo HobbyPesca :: 22 Ottobre 2005 :: Monte di Procida
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Testo di  Michele Foglia
Fotografie di  Claudio I. - Michele F. - Nicola G.
Data Pubblicazione  29/10/2005
L'idea di organizzare una battuta di pesca con gli amici del Forum era nell'aria già da tempo, ma per una serie di motivi legati alla difficoltà nel riuscire a far collimare le esigenze di tutti, l'evento è stato più volte rimandato. Ma alla fine ci siamo riusciti, neppure le avverse condizioni meteo ci hanno fermato.

Peccato per il rinvio dal 16 al 22 ottobre causato dall'impossibilità da parte degli amici di Bari (me compreso) di partecipare all'evento, credo che sia stato la causa della perdita di diverse adesioni, anche perché le condizioni meteorologiche previste per il 22 erano davvero pessime e solo dei pazzi come noi potevano ignorarle e presentarsi comunque all'incontro.

Era la prima volta che risucivamo ad organizzarci, ci sono stati una serie di problemi nell'organizzazione, era inevitabile, ne faremo tesoro per il prossimo incontro.

La scelta del luogo del raduno non era semplice, dopotutto in Italia di bei posti per pescare ce ne sono tanti. Decisi allora di prendermi l'onere della decisione e valutando una serie di interventi, racconti e non ultimo la bella e completa descrizione del luogo che l'amico Claudio Iavarone ne aveva fatto nel suo articolo http://www.hobbypesca.com/rubriche/itinerari_pesca/itinerario12.asp per la sezione Itinerari di Pesca, presi una decisione e proposi Monte di Procida.

Ora dell'incontro per me e gli amici di Bari, le 5 del mattino. Intorno alle 5.20 ci incontriamo tutti sotto casa mia: io, Francesco (Francesco73), Nicola (Nikba), Sergio e Tommaso. Dire che pioveva è troppo semplificativo, in realtà diluviava.
Sotto la pioggia fitta io e Francesco abbiamo spostato la nostra attrezzatura nella macchina di Nicola e siamo partiti.

Nessuno che abbia fatto riferimento al tempo, all'eventualità di abbandonare l'idea e tornarcene a casa a dormire previo avviso agli amici di Napoli ... nessuno! Anzi in macchina già si cominciava a parlare del posto, della descrizione che Claudio ne aveva fatto, su come avremmo impostato la pesca, ma nessun riferimento al diluvio che intanto continuava imperterrito.

Prendiamo l'autostrada, una breve pausa per un caffè e poi dritti su Napoli con navogatore satellitare già programmato e mappa gentilmente realizzata da Claudio qualche giorno prima, a portata di mano.

Dopo circa tre ore di viaggio siamo a Napoli, non piove, usciamo dall'autostrada e perima di prendere la tangenziale, la vista del Vesuvio richiede una fotografia:

Nel forum, si era proposto come primo luogo di incontro il parcheggio dell'ospedale di Pozzuoli, quindi ci dirigiano verso tale punto di incontro. Arrivati non ci troviamo nessuno, pensiamo di essere in ritardo e dopo pochi istanti mi chiama Ivan (Biro) con cui avevo scambiato il numero di cellulare il giorno precedente.
Lui è già al parcheggio di Monte di Procida in via Marconi. Partiamo subito.

Nel frattempo, mentre ci dirigiamo verso il luogo di incontro, chiamo Claudio che mi conferma la sua presenza all'incontro ma dopo le 13.30 per alcuni impegni.

Finalmente raggiungiamo il luogo di incontro, notiamo subito un'auto che mostra il manifestino che avevo preparato qualche giorno prima, sul vetro posteriore, ma all'interno non c'è nessuno. Poco dopo notiamo un'altra auto con manfestino e due ragazzi fuiri che subito capiscono che siamo del gruppo di Bari, guardando le targhe delle auto.

Appena fuori facciamo subito le presentazioni, un momento davvero molto bello perché puoi dare un volto a persone che con cui hai dialogato tramite il forum, puoi parlarci di persona e fare amicizia in maniera non più soltanto virtuale. Conosciamo quidi Antonello (Toniofa), Felice (Felix801), Ivan (Biro) e suo Padre.
Una sensazione si è ripetuta, almeno per me, mi sembrava che conoscevo tutti da tempo, ci siamo salutati come vecchi amici. Tutte sensazioni molto belle, difficili da descrivere a parole, vanno provate, ti fanno riscoprire quanto importanti siano i rapporti umani e l'amicizia.

   
   

Ci procuriamo i grattini per posteggiare l'auto e raggiungiamo il parcheggio vicino al luogo deciso per labattuta di pesca.

Organizziamo l'attrezzatura a spalla oppure sui carrelli e ci apprestiamo ad attraversare una pineta resa insidiosa dalla pioggia persistente delle ore precedenti. Io comincio a sudare freddo conoscendo quella sottospecie di carrello che mi ero portato dietro, sarebbe stata un'impresa riuscire a tenerlo in posizione verticale per tutto il persorso.
Francesco nota la precarietà dell'equilibrio del mio carrello e subito Nicola, resosi conto del pericolo imminente, si attrezza con macchina fotografica al seguito per immortalare l'imminente accappottamento.

L'accappottamento tanto desiderato dagli amici gufetti, nonostante i miei sforzi nell'equilibrare il carrello, ecco che accade dopo pochi metri.
Click Click ... subito le fotografie perché tutto deve essere documentato!

   

Sperare in un solo accappottamento avrebbe richiesto un miracolo, infatti si verifica un'altra volta ma sarò più veloce io nel riassettare tutto che Nicola nello scattare la foto.

Giungiamo sulla scogliera artificiale, c'è gente che pesca, quindi cominciamo a trovare qualche posticino sugli scogli dove sistemarci con l'attrezzatura.
E' possibile pescare sia dalla parte interna che dalla parte esterna, scegliamo ovviamente quella esterna che, oltre ad offrire più possibilità, ci concede la vista dell'Isola di Procida e subito dietro di Ischia, bellissime nonostante la foschia. 

A seguire alcune foto della scogliera artificiale di Monte di Procida:

Scogliera Lato Interno
Scogliera Lato Interno Scogliera Lato Interno
Scogliera Lato Interno Scogliera Lato Interno
Scogliera Lato Esterno
Scogliera Lato Esterno Scogliera Lato Esterno
Vista dell'Isola di Procida
Vista dell'Isola di Procida e di Ischia
Vista dell'Isola di Procida Zoom sull'Isola di Procida

Nel ftrattempo ci raggiunge un altro amico, Pasquale (Spin73). Dopo le presentazioni con l'ultimo arrivato, cominciamo a pescare.

Pasquale si sposta per fare spinning, Antonello va in punta per fare surfcasting, noi altri rimaniamo nel primo tratto e armiamo le nostre bolognesi per pescare a galleggiante. Optiamo tutti per un galleggiante fisso di 1-2 grammi, il mare è abbastanza calmo, il vento non da alcun fastidio, e la zona sembra poter regalare delle belle sorprese tipo spigole e saraghi.

Io e Francesco facciamo qualche tentativo a fondo con lancetti brevi ma desistiamo subito perchè il fondale è roccioso pertanto si perdono solo piombi e ami.
Servirebbe una teleregolabile di 8-10 metri per provare a pescare nelle buche ma per ottimizzare l'attrezzatura non me l'ero portata dietro, quindi rinuncio alla pesca in buca.

Nicola invece non ha rinunciato a mettere la teleregolabile nel fodero, infatti dopo qualche tentativo a galleggiante prova in buca e riesce a tirar fuori subito un paio di Sciarrani e un Tordo:

Nicola intento nell'azione di pesca
Nicola pesca il primo Sciarrano ... pesca un Tordo

Ivan e suo padre hanno realizzato una lenza molto morbida, solo pochi pallini, infatti le aguglie non si fanno attendere.

Ivan pesca la prima Aguglia
Ivan Papà di Ivan
Papà di Ivan

Io e Francesco continuiamo a galleggiante, arriveranno qualche aguglia, salpe e occhiate. Provo a cambiare le esche, dal gamberetto e scampo, al coreano e muriddu, infine provo anche la cozza ... e mi arriva un sarago fasciato, niente di eccezionale ma decido di fotografarlo per la sezione del sito dedicata ai pesci.

Michele prepara la lenza
... fase di innesco ... preparazione della pastura
Francesco in pesca
Francesco  
Sergio pesca la prima Occhiata
Felice in pesca
Tommaso e Sergio

La mattinata trascorre piacevolmente, alternando la pesca con interruzioni per poter parlare tra di noi e conoscerci meglio.

Foto panoramica del gruppo
Altra foto panoramica del gruppo

Intorno alle 12 iniziano le prime gocce, pensiamo che passerà, dopotutto le previsioni davano pioggia per tutta la mattinata e miglioramento per le 15-16 del pomeriggio.
Sergio e Tommaso devono purtroppo lasciarci per impegni, ci salutano e ripartono per Bari intorno alle 13.

Noi intanto pensiamo che quella pioggia durerà poco, e invece la pioggerellina insiste e si intesifica verso le 13.30
Intanto si approfitta per mangiare qualche panino.
Qualcuno decide di interrompere la pesca e ripararsi sotto un ombrello, altri come Ivan, Nicola  e Felice vanno avanti nella pesca.

Ivan e suo padre insistono  
Francesco e Antonello  

Intorno alle 14 arriva Claudio assieme a suo figlio Giustino. Il tempo di fare conoscenza e scoppia il diluvio.
E' una corsa a chiudere l'attrezzatura, caricarla a spalla oppure sui carrelli più o meno efficienti (....) e cercare di ritornare alle macchine riattraversando la pineta ormai trasformatasi in sabbie mobili.

Ormai siamo diventati delle spugne e l'acqua non ci da più alcun fastidio.
Finalmente raggiungiamo il parcheggio e mentre cominciamo a sistemare la roba nelle macchine, ecco che il diluvio aumenta la sua intensità, l'acqua è talmente fitta che quasi non ci si vede a distanza di due metri.

Finalmente in macchina chiedo a Claudio di farci strada verso un posto al coperto in cui poterci fermare per salutarci prima della ripartenza, ormai eravamo fradici.

Raggiungiamo il pontile di Torregaveta, altro ottimo posto per pescare di cui Claudio aveva parlato in un suo articolo.
Ormai il diluvio è terminato, giusto quell'oretta utile a inzupparci per bene!
Claudio vuole offrirci un caffè prima di salutarci, quindi parcheggiamo le macchine e lo seguiamo.

Claudio  

Notiamo una curiosa parete rocciosa sul mare, ha una colorazione e una struttura che la fanno assomigliare ad una spugna, decidiamo di fotografarla:

Parete rocciosa .... spugnosa Parete rocciosa .... spugnosa

Il sole è rispuntato, noi siamo tutti inzuppati, ma appena Claudio dice "questo è un bel posto per pescare, io ormai ci sono e credo che resterò" ... passano pochi secondi e già tutti quanti stiamo già pensando la stessa cosa .... si resta!

Tempo di organizzare l'attrezzatura e dopo pochi minuti siamo già in pesca sul pontile.

Nel frattempo ci eravamo persi Pasquale che non avevamo più visto dal parcheggio di Monte di procida. Scopriremo il lunedì, che aveva trovato riparo tra gli scogli a Monte di Procida durante il diluvio, e non avendo modo per rintraccirci era rimasto lì.

Dal mattino, appena arrivati a Monte di Procida, avrei dovuto telefonare Davide Castellano (ci eravamo accordati così il giorno precedente), ma avendo dimenticato a casa il cellulare col suo numero in rubrica, ovviamente mi era stato impossibile avvisarlo.

Finalmente alle 16.30 del pomeriggio, la mia fidanzata riesce a recuperare il numero di cellulare di Davide da un messaggio di posta elettronica sul mio portatile, mi chiama e me lo riferisce.
Chiamo subito Davide, lui è sopreso che noi siamo ancora a Napoli, non vendo ricevuto alcuna telefonata e avendo visto il tempoccio delle ore precedenti, aveva pensato che l'incontro fosse saltato ancotra una volta.

Mi dice che ha bisogno di circa un'ora e mezza per giungere sul posto, ma dopo meno di tre quanrti d'ora è lì da noi, impaziente di conscerci tutti.

Nelle due ore successive abbiamo conversato, qualcuno ha continuato a pescare, c'erano soltanto aguglie, mangiavano con continuità e pertanto pescarle era divertente.

Foto sul Pontile di Torregaveta:

Torregaveta
Michele
Francesco
Antonello
Felice
Nicola
Ivan
Papà di Ivan
   
   

Intorno alle 18, il sole ormai stava tramontando e il venticello fresco cominciava a darci fastidio in quanto ancora bagnati dal ginocchio in giù.
Abbiamo quindi deciso di organizzarci per il rientro, ma prima di tutto le foto di gruppo:

Da sx: Claudio - Davide - Michele - Francesco - Ivan e suo padre
In basso: Nicola - Felice e Antonello
Altra foto ... stessa disposizione

Il rientro è avvenuto ancora sotto la pioggia, come anche lo spostamento dell'attrezzatura nelle nostre macchine una volta giunti a Molfetta.

La pioggia ci ha praticamente perseguitati dall'inizio alla fine della giornata, ma alla fine abbiamo vinto noi ... niente ha potuto fermarci, è prevalsa la nostra passione per la pesca e la voglia di stare in buona compagnia.

Peccato anche per la mancata pizza o cena serale tutti insieme, purtroppo eravamo tutti un po' bagnati e l'abbassarsi della temperatura in serata non sarebbe stato molto salutare, quindi abbiamo rimandato il tutto alla prossima occasione.
Grazie a tutti gli amici che hanno partecipato all'incontro, tutti molto simpatici, una bellissima esperienza da ripetere quanto prima.

Per terminare riporto i commenti della giornata esposti dai partecipanti, in ordine alfabetico:

Commento di Antonello
Per la giornata di sabato sono rimasto entusiasta, a casa non faccio che parlare di voi con mia moglie, che più volte mi ha ripetuto di non sopportarmi più, anzi mi ha suggerito di andare a vivere con qualcuno di voi.

Poi devo fare i complimenti a Michele me lo aspettavo più anziano, come gli ho anche detto più volte, e infine ho conosciuto uno che la pesca ce l'ha nell' anima il mitico Nicola, ragazzi vederlo pescare era incantevole, non ho parole.

Un salutone a tutti voi .... a quando il bis?

Commento di Claudio
Ciao raga' e stato comunque un successo, anche se il tempo è stato inclemente, penso che alla fine tutto sommato ci siamo comunque divertiti.
Poi sono felicissimo di aver conosciuto gli amici di Bari, li saluto tutti, Michele, Francesco, Nicola, tutti simpatici.

Per gli amici della Campania, li saluto, e mi dispiace di non aver conosciuto Pasquale, ma per noi campani ci saranno comunque altre occasioni a breve scadenza.
Un saluto al nostro amicone Davide, che ci ha onorato, ci è venuto comunque a trovare, insomma è stato bello.

Commento di Davide
Attraverso il mondo delle moderne comunicazioni si viene in contatto con delle persone con le quali si stabilisce un contatto del tutto epistolare.
Nonostante la lontananza si riesce comunque a trovare quel filo di logica e di sentimenti che ti porta a stabilire rapporti di amicizia.

Vedersi al monte di procida è stato bello, conoscere di persona Michele è stato importante, vedere in faccia l’emozione di una persona è un'altra cosa.

Claudio, poi, un vulcano di simpatia. Quello che però mi ha sorpreso è stata la indifferenza di altri che hanno tranquillamente continuato a pescare, il massimo del contatto è stato presentarsi anteponendo al proprio nome il nick name del forum.
Avrei preferito un incontro più partecipativo ma in effetti forse la gran parte della giornata era già passata, la stanchezza del viaggio ha fatto evidentemente il resto. Delle vostre la nostra passione è tale da farci mettere in secondo piano alcuni aspetti umani che invece sono importantissimi.
Del resto nessuno ci obbliga a incontrarci, lo spirito era quello, almeno secondo me, di guardarci in faccia e farci una risata.

Resta comunque la positività della cosa da ripetere al più presto, magari in una pizzeria.

Commento di Francesco
Lo rifarei ...
La sveglia alle 4:00 del mattino.
Dare la sveglia alle 5:00 del mattino al garagista per recuperare la macchina tra i tanti vaffan … dello stesso.
Partire da Bari sotto l'acqua.
Arrivare a Molfetta e trasbordare tutta l'attrezzatura nella macchina di Nicola sotto l'acqua.
Macinare 300 Km e passare sotto il Vesuvio.
Attraversare le paludi di Monte di Procida e sistemarsi in pesca con vista su Procida e Ischia.
Beccarsi la doccia perché forse la mattina non avevo fatto in tempo a lavarmi la faccia.
Rimettersi in pesca con le mutande bagnate fino al tramonto.
Rimacinare di nuovo 300 Km perché la prima volta non avevo ben capito la strada.
Arrivare a Molfetta e trasbordare tutta l'attrezzatura dalla macchina di Nicola nella mia, ancora una volta sotto l'acqua.
Rientrare a Bari alle 22:30 con 3 pescetti in borsa.
Ma io lo rifarei

Commento di Ivan
E' stata una bella esperienza, poi conoscere tutti voi e dare delle facce ad amici fino ad allora virtuali è stato magnifico ...

Il tempo non era con noi, ma alla fine ci siamo divertiti, anche grazie alla presenza indiscussa delle aguglie, che credo siano state le prede più insidiate, soprattutto perché non c'era molto altro da pescare, a parte un po’ di minutaglia, quando capitava!

Grazie a HobbyPesca a te Michele e ovviamente a tutti voi!

Commento di Nicola
Innanzitutto voglio salutare tutti i compagni di ventura che sono stati sotto la pioggia con me ed anche chi si è perso questa fantastica avventura che sicuramente ripeteremo il più presto possibile.

Antonello ti ringrazio per il "mitico" ma con un pò di buona volontà e qualcuno che ti dà delle giuste dritte tutti possono riuscire a pescare in maniera ottimale.

Commento di Pasquale
Incontrare nuovi amici è sempre un'esperienza che ti arricchisce. Incontrare nuovi amici che condividono la tua stessa passione è un'esperienza unica.
Forse di tutto quello che è successo al raduno questa è la cosa più preziosa ed importante. Gli intoppi, ed io evidentemente ne ho sofferto più di tutti, passano in secondo piano.

Oggi sembra difficile socializzare con persone che condividono i tuoi stessi spazi, a noi, invece, non ci fermano 300 Km (mitico gruppo di Bari).
E non ci hanno fermato nemmeno le condizioni meteo avverse. Insomma, amici miei, siete tutti un esempio vivente di importanti valori che dovrebbero far riflettere molte persone. Ma questo è un altro discorso ... Un saluto a tutti
 



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