Il Volturno è un fiume
magico, il più grande di tutta l'Italia Meridionale con cento realtà diverse e
mille panorami, dalla sorgente alla foce. Certamente non bastano poche righe per
descriverlo tutto, in questo articolo parliamo del tratto sicuramente più famoso
ed importante sia a livello agonistico che per le catture che è possibile
effettuare. Dopo anni di attesa Capua si riconferma capitale
dello spinning.
In verità già qualche anno fa, un po’ per gioco, lanciammo in nostri artificiali
e qualche cavedano venne su. Poi col passare del tempo abbiamo iniziato a capire
i gusti dei pesci e quelli che salivano su erano circa 7-8 per battuta.
Poi nell’ultimo anno abbiamo trovato i posti migliori e le catture non si sono
contate. Da allora a Capua si è riscoperto lo spinning.
Pescatori di tutto punto si presentano sulle sponde armate solo delle corte
canne e di artificiali leggerissimi, anche se io, personalmente, ho allamato i
cavedani con artificiali da luccio.
Un esca rivelatasi inaspettatamente magica, pronta a sostituire il classico
martin, è l’ondulante argentato da mare con
la paletta o ciuffetto rosso in cosa. Posso assicurare che in alcuni momenti si
rileva molto produttivo.
Con questo artificiale si fanno lanci più lunghi e provoca meno attrito nella
corrente.
|
|
La Novità Assoluta
Un giorno mentre con l’amico Celentano (titolare dell’omonimo negozio di pesca)
si parlava di barbi, è arrivato un ragazzo che pocanzi aveva acquistato un
martin giallo, è entrato nel negozio e ha detto: “potete dirmi che pesci sono
questi?” – non credevamo ai nostri occhi, erano proprio tre bellissimi
persici reali.
Il ragazzo aveva riferito di averli presi a valle del ponte della ferrovia. In
un primo momento abbiamo pensato seriamente che il ragazzo era stato
indottrinato da qualche amico buontempone per prenderci in giro.
Poi come San Tommaso abbiamo voluto toccare con mano e quando i “reali”
sono saliti a galla (sempre insieme a magnifici cavedani) è iniziata la ricerca
teorica su come quei pesci abbiano deciso di mettere su casa proprio a Capua.
Le teorie sono varie, c’è chi dice che la qualità delle acque sia migliorata
nettamente (è questo è sacrosantamente vero); chi dice che siano arrivati
durante l’ultima piena (è questo può essere); chi invece come me pensa che
qualche buon benefattore li abbia presi altrove e li abbia poi immessi a Capua
dove si sono moltiplicati. La teoria più plausibile è che la
natura stia lentamente riprendendo il sopravvento sull’inquinamento riportando
le acque all’antico splendore. Non dimentichiamoci che mezzo secolo fa qui
c’erano gli storioni e le alose.
Alose che nella primavera 2002,
miracolosamente si sono rifatte vive in prossimità della foce, fino ad arrivare
a Cancello Arnone, dove poi non sono più
andate avanti per mancanza delle scale di rimonta (i cui fondi per realizzarle
furono stanziati e mai utilizzati) e perché sterminati dagli enormi “cala cala”
(termine locale per definire le enormi bilance del Volturno).
Sempre quest’anno, a valle del ponte della ferrovia e verso Brezza, sono venuti
fuori numerosi punti di acqua bassa dove è possibile scendere in acqua senza
affondare, allora come per incanto ecco spuntare i pescatori a mosca, anche se
si è in una prima fase sperimentale per cercare di capire che mosche funzionano.
Il fiume, dicevamo, attraversa tutta Capua, qui troviamo
tre famosissimi campi di gara: il Campo
Sportivo, il Casilino e il
Paperino. Orbene non vi è un agonista di
fama che non abbia mai calcato il tratto capuano del Volturno, a Capua una volta
l'anno viene effettuata una delle gare finali del campionato Italiano di pesca
al colpo; Trabucco, Milo, Casini, Barbetta e tanti
altri la conoscono bene ed hanno imparato ad apprezzarla.
Il Campo Sportivo (detto così perché si
trova alle spalle del campo di calcio) è sicuramente il più impervio ed isolato,
qui però si pescano i cavedani più grossi in assoluto. Gli altri due campi si
trovano a ridosso dell'abitato e sono densamente frequentati sia dai garisti che
dai pescatori per diletto.
Oltre ai campi gara suddetti vi è poi un sabbione
che si trova tra il Casilino e il Paperino.
Qui lo spinning rende discretamente. Non vi sono alberi che ci possono impedire
il lancio e il fondo è abbastanza uniforme. Altra prerogativa
importante è che in questo punto è quasi a ridosso del ponte, proprio nella buca
all'altezza della curva dove si accumula tutta la pastura lanciata in acqua dai
pescatori del Casilino.
Ciò fa in modo che vi sia un numero costante di pesci in ogni momento. Oggi però
parliamo specialmente di cavedani. Bei
cavedani, che nel periodo invernale perdono tutta la loro diffidenza e abboccano
anche a montature rozze e terminali da "Surf Casting". I punti
migliori per lo spinning sono le Cascatelle
sotto ai ponti che si trovano a ridosso dell’abitato e sono facilmente
accessibili. Qui non scendete assolutamente con i piedi
in acqua, ci sono buche profonde e sabbie mobili, state sempre con il piede
all’asciutto.
Potrà capitare in certe giornate che i cavedani siano più
sospettosi e allora, in caso di corrente molto lenta, dovremo impiagare il micro
spinning con artificiali di pochi grammi.
Qui parecchi pescatori con canne delicate e sensibili, spesso, non riescono a
salpare le grosse prede che mettono allo spasimo tutta l'attrezzatura regalando
combattimenti bellissimi. Quando si giunge a Capua per prima
cosa bisogna capire l'umore dei pesci, affacciandosi dal ponte, se l'acqua non è
torbida, si vedono nitidamente i banchi di pesci e si può subito individuare la
posta giusta. A Capua vi sono quattro negozi di pesca molto
forniti, due di essi si trovano proprio sulla riva del fiume.
Si trova ogni tipo di esca tutti i giorni, ogni tipo di pastura ed ingrediente
per personalizzarla, moltissimi tipi di artificiali, nonché attrezzature
specifiche per la pesca in acque interne e si può scegliete tra tutte le marche
del settore a seconda di ogni tasca.
Come Arrivare a Capua
Autostrada A1 Milano-Napoli uscita Capua, proseguire per il centro cittadino.
Per accedere al sabbione e al Paperino si scende da una strada sterrata posta
all'altezza del ponte da dietro il distributore di benzina. Al
Casilino si accede agevolmente dalla strada "Riviera Casilino", qui si può
agevolmente lasciare l'autovettura in uno dei parcheggi custoditi.
Al campo sportivo si accede lungo una strada sterrata dietro lo stadio, qui
consigliamo di non andarci da soli, non si sa mai, il posto è isolato.
Al sabbione e al Paperino si scende per una comoda strada con accesso di fianco
alla clinica. Da qui si raggiunge anche il ponte della ferrovia.
Il tratto dei persici reali si raggiunge percorrendo una strada sterrata dietro
l’ex stabilimento Pirotecnico. Scendendo poi verso la strada per Brezza si
trovano numerosi punti di acqua bassa bove è possibile scendere piedi in acqua.
Le foto dei posti e delle catture sono visionabili presso il negozio di pesca
dell’amico Celentano sulla via Riviera Casilino.
Altra strada per Capua è la Via Appia sia che si provenga da Napoli che da Roma.
Capua si trova a circa 170 km a sud di Roma, 25 a nord di Napoli e 5km da
Caserta.
|