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La Costa della Provincia di Caserta
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Testo di  Stefano Montone
Fotografie di  Stefano Montone
Data Pubblicazione  28/11/2004

La costa della provincia di Caserta è un paradiso del surfcasting - inizia da Ischitella e finisce alla foce del Garigliano.
Essa è praticamente una lunga spiaggia di circa 70 km, interrotta in modo naturale solo dalla foce del Volturno e quella della Agnena.
La natura non ha toccato il mare nemmeno con uno scoglio, un promontorio o una penisoletta. I pochi scogli esistenti sono opera dell'uomo
In tutta la zona le condizioni migliori di pesca si verificano con i venti provenienti dal quadrante sud e specialmente durante le mareggiate e nelle fasi di scaduta.

Formazione Storica della Costa
La costa della provincia di Caserta è in continuo movimento, la spiaggia si allunga, si accorcia si alza e si abbassa in continuazione. L'erosione oltre ad essere un fenomeno naturale è anche causata dalle opere dell'uomo che hanno portato dei veri e propri cataclismi ecologici.

Ci riferiamo alle migliaia di metri quadrati di spiaggia mangiata dal mare grazie alle sconsiderate dighe foranee messe a difesa di Pinetamare e che hanno fatto si che la spiaggia di Ischitella quasi somparire insieme ai suoi storici stabilimenti balneari.
In effetti l'erosione naturale ha toccato le punte massime alla foce del Volturno mangiando parte del parco naturale dei "Varragoni".

Col passare degli anni il mare ha sempre dimostrato di rifiutare fermamente l'opera dell'uomo, quasi risputando a terra i suoi grossi massi.
A Pinetamare l'opera erosiva del mare fu fermata disponendo una serie di circa quindici scogliere artificiali in posizione perpendicolare rispetto alla costa. L'effetto scenico era bellissimo, queste scogliere erano carreggiabili ed illuminate da lunghe file di lampioni.
Durarono poco, il mare spezzò come un grissino il cemento armato che le ricopriva. Attualmente le originarie dighe sono sommerse dall'acqua per circa il 70% e tendono a sprofondare e a disgregarsi, sono rimaste in parte stabili solo le due grandi scogliere messe a protezione dell'ingresso del porto.
Nel frattempo il mare avanzava anche alla destra del Volturno, qui addirittura crollarono alcune case che qualche temerario aveva costruito a pochi metri dal mare.
Per arginare il fenomeno, e visto che le scogliere in verticale rispetto alla costa erano servite a poco, si decise di costruire una scogliera di circa due chilometri, orizzontale rispetto alla costa ed intervallata a distanze regolari per permettere il circolo dell'acqua.
Il risultato attuale è che di questa scogliera non se ne vede più traccia almenochè non si indossi maschera e pinne.

L'unica opera che è rimasta indenne alla forza del mare è la diga foranea posta immediatamente alla destra della foce del Volturno. Qui gli scogli non si sono mossi ma il mare si è ugualmente vendicato facendo letteralmente sprofondare la spiaggia che si voleva proteggere.
Gli stabilimenti balneari vicini per sopravvivere sono costretti ogni anno e realizzare nuovamente intere opere di consolidamento e a rilivellare la spiaggia.

Il primo gennaio del 2000, un provvedimento legislativo ha istituito il "Commissario Governativo per Castelvolturno".
Compito di tale autorità è il risanamento del territorio, l'abolizione forzata di alcuni scempi ambientali e la promozione turistica del territorio. Sulla carta vi sono alcuni progetti monumentali come la costruzione di un imponente porto turistico a Pinetamare e il recupero dell'area naturale protetta dei "Varragoni".

Qualcosa sembra muoversi e cinquecento chili di buon tritolo sono rimbombati nell'aria come un grido di liberazione facendo crollare il primo degli otto ecomostri di Pinetamare. Otto torri gigantesche che fino a qualche anno fa ospitavano i militari della US Navy della base Nato di Bagnoli.
E' stato altresì abbattuto un incompiuto ponte in cemento che nell'originario progetto doveva servire da svincolo della superstrada per raggiungere direttamente la spiaggia.

Sulla sinistra del Volturno, sempre a protezione dei Varragoni si è purtroppo scelto di nuovo la roccia. Una gigantesca diga foranea carreggiabile di tre chilometri e mezzo si sta realizzando per contrastare l'opera erosiva del Volturno.
Questa per i pescatori è una manna caduta dal cielo che finalmente hanno un posto bello comodo e a pochi metri da casa; ma il mare come risponderà …. speriamo che si limiti ancora una volta a rispedire al mittente i grossi massi e non si vendichi con altre tragiche risposte.

Spiagge, Poste, Tecniche e Prede

Baia Domizia
Qui si trovano bellissime spiagge e una pineta favolosa. La vicina foce del Garigliano concentra in zona molto pesce. Si pratica il surfcasting a notevole distanza con catture di spigole, mormore e orate.
Qui rendono bene bibi e americano su terminale a bandiera su bait clip.

Mondragone

Loc. Sinuessa
A circa cinquecento metri dalla riva vi sono i resti della antica città di Sinuessa.
Qui trovano l'habitat ideale moltissime specie di pesci.
Le prede del surf sono quelle solite con un buon numero di orate e saraghi nei mesi estivi.
L'esca principe è l'esca rossa napoletana - buone tutte le altre.

Lido Tirreno
Luogo di ritrovo dell'elite del surfcasting campano. Quando le condizioni sono buone è quasi impossibile trovare un posto per pescare.
Non è difficile imbattersi in noti campioni di pesca giornalisti delle varie riviste di pesca che proprio qui vengono a realizzare i propri servizi.
Le condizioni di pesca sono le stesse della vicina Sinuessa ma le catture di grosse spigole sono più frequenti.

Lido di Mondragone
Questa è una posta interessante, specialmente in prossimità del pontile incompiuto (altro ecomostro in procinto di abbattimento).
Qui si catturano quasi prevalentemente spigole e non solo a surfcasting.
Nel periodo buono si concentrano grossi banchi di leccie stella.
Ottima anche la pratica dello spinning con bombarde galleggianti e l'inglese dalla riva innescando bigattini.
Nelle notti invernali sono segnalate catture di grossi gronghi.
Tra l'altro il pontile serve a riparasi quando piove.

Baia Verde
Posta alla sinistra della foce del Volturno è una ottima posta per tutte le tecniche specialmente per lo spinning all'aguglia.
Presso il lido Bikini è possibile pescare la spigola a bolognese dalla scogliera con bigattino o tremolina.
A surf oltre alle prede classiche si pescano anche molti pesci piatti.
Presso la spiaggia del lido Timone, in settembre, si pescano un numero impressionante di leccie stella e belle spigole a surf.
Sulla nuova scogliera pocanzi descritta è possibile divertirsi con le varie tecniche di galleggio mirate alla cattura della spigola e del cefalo.
Pasturare abbondantemente con bigattini freschi.

Località Destra del Volturno
Ottime sia le tecniche con galleggiante dalla riva che a fondo per i grossi gronghi in inverno.
Le poste migliori sono il lido della Gioventù dove è stata inventata la tecnica dello spinning con il tubicino del cotton fioc e il lido Noviello per i saraghi e le spigole e i gronghi.

Pinetamare

Porto
Luogo culto per la pesca del cefalo con la pastella di pane e formaggio. Galleggianti microscopici e fondale ben misurato.
Di notte è possibile pescare il "capitone" a fondo innescando un lombrico di terra.
La qualità dell'acqua del porto non è delle migliori.

Scogliera del Faro Rosso
Spigole con bolognese e bigattino alle prime ore dell'alba e spinning con la piumetta bianca a galla.

Scogliera del Faro Verde
A metà della scogliera sul lato sinistro, dopo il pontile di ferro, vi è una profonda buca dove si pescano un gran numero di saraghi con il coreano e la tremolina.
Qui nelle ore calde abbondano anche salpe, aguglie e leccia stella.
Al tramonto è possibile catturare cefali con la canna fissa e la solita pastella.

Altre Scogliere quasi interamente sommerse
Sulle parti accessibili delle restanti scogliere si pratica una fruttuosa pesca in buca dei ghiozzo (localmente detti mazzoni). Ottima la pesca del polipo con la polpara con innescata una sarda o coperta da uno straccio bianco.

Scogliera di Fontana Bleu
Questo è il posto migliore per la pesca del grongo nelle fredde serate invernali con tecnica da surf, sarda e terminale d'acciaio.
Qui vengono segnalate di solito catture di orate.

Ischitella
Gloriosa posta del surfcasting degli anni passati. Una lunga spiaggia permette di lanciare comodamente le proprie canne.
Qui si catturano quasi prevalentemente mormore e spigole, poche le segnalazioni di orate.

Torre di Pescopagano
La foce della Agnena è un ritrovo classico per i puristi dello spinning alla spigola sia con la piumetta che con il gran pescatore o il minnow.


Traina
Sulle rovine della Sinuessa è molto praticata la traina costiera della spigola, mentre a largo di Pinetamare vengono segnalati tonni e lampughe.
 



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