Baia è una piccola
località dei Campi Fregrei in provincia di Napoli,
praticamente in tenimento del comune di Bacoli. La tradizione marinara è viva da
sempre, quasi in ogni famiglia vi è una persona imbarcata.
A Baia vi è un piccolo porto a vocazione quasi totalmente turistica da ciò ne
deriva una assoluta tranquillità in inverno e un caos di diportisti in estate.
Qui a Baia si incontrano pescatori semplici, a volte con canne di fortuna,
questi sono dei veri e propri cultori del mare e ne conoscono tutti i segreti.
Quando giungiamo sul posto con attrezzature ultra tecnologiche e una miriade di
accessori, quasi ci sentiamo in imbarazzo, ma la gente di Baia è calda pronta a
fare amicizia e a scambiare quattro chiacchiere di circostanza e noi, nonostante
appena il galleggiante cade in acqua il divario tecnico appare subito evidente,
non gli facciamo mai pesare la loro semplicità, anzi ci adeguiamo ed apprendiamo
con piacere i loro consigli.
Non so voi, ma quando sono seduto vicino ad un vecchietto che pesca cefali al
tocco mi trovo a mio agio, la simbiosi con il mare è più pura.
Probabilmente queste semplici ma intense emozioni sono le reminiscenze
dell'infanzia, quando per la prima volta si leggeva "Il
vecchio e il Mare". Quando non vi è la necessità ossessiva di fare
cestino la giornata è più piacevole che si catturi oppure no.
Passiamo subito alla descrizione del posto - A
Baia non vi sono dighe foranee, nonostante ciò il mare è quasi sempre calmo. Le
postazioni sono esclusivamente quelle comode della banchina del porto, con
l'acqua a tiro di guadino. Il periodo
migliore è quello estivo; si catturano boghe in grande quantità e
volte anche di discreta taglia. Per attirare le boghe basta un poco di pastura
chiara non molto compatta, infatti questi pesci mangiano quasi prevalentemente a
mezz'acqua.
Si inizia con quattro cinque palle di discreta dimensione per poi continuare con
del leggero brumeggio ottenuto con una pastura quasi liquida.
Qualche minuto dopo la pasturazione iniziale inizieranno ad arrivare grossi
banchi di pesci che resteranno sotto la nostra postazione semprechè l'azione di
brumeggio sia costante ed estremamente precisa.
La canna indicata è una fissa da sei sette
metri o una bolognese da cinque.
Per cogliere nitidamente le tocche delle boghe non troppo grandi si utilizzerà
un galleggiante di un grammo circa accompagnato da una piombatura secca, un
terminale dello 0,10/0,12 e un amo del 16/20. Le boghe
abboccano a quasi tutte le esche (pastella,
coreano, tremolina, esca rossa, il salterello tunisino ecc.).
Ci sono poi dei giorni dove le boghe stazionano a circa 40 - 50 metri dalla
banchina, allora è bello divertirsi all'inglese
con un galleggiante scorrevole ben tarato ed a una profondità non superiore ai
cinque metri.
Sempre all'inglese, ma avendo la cura di sondare bene il fondo, si potranno
pescare menole, saraghi, occhiate, salpe, sciarrani, tordi, donzelle, ghiozzi,
ed altri pesci di scoglio. Con la
fissa di sette - otto metri è possibile impostare una fruttuosa pesca
al cefalo; si misura il fondo con estrema precisione e si innesca la classica
pastella su una montatura intorno al grammo con pallini a scalare.
In questo caso la pastura dovrà essere solida e compatta con le palle che
dovranno arrivare integre sul fondo. A Baia è possibile anche
praticare una pesca a fondo molto leggera,
con piombi intorno ai 30 grammi, in questo caso l'esca principe sarà l'arenicola
o meglio l'esca rossa napoletana - con questa tecnica si catturano prettamente
pesci di scoglio e saraghi.
I saraghi si pescano anche con la bombarda semiaffondante con finale di circa un
metro e mezzo ed esca rossa. Qui si pratica anche la
pesca detta "a fil di molo"; si utilizza una
lenza a mano o una cortissima canna a mulinello di quelle usate per il bolentino
da piccoli natanti, si cala la classica lenza da bolentino molto leggera armata
con più ami e si catturano tutti i pesci che vanno a cibarsi delle alghe e degli
invertebrati attaccati alla banchina del porto. Come esca
consigliamo il bigattino solo nel periodo dell'aguglia che va da fine agosto a
inizio novembre, dato che le catture di spigole ed orate sono segnalate con il
contagoccie. Da sconsigliare anche i grossi vermi come
l'americano e il bibi. A Baia vi è il
negozio di pesca " La Baia" proprio adiacente il porto con esca
fresca e una vasta gamma di attrezzature da mare.
Informazioni sul posto
Consigliamo una visita alla piscina Mirabilis - antichissimo acquedotto romano,
all'antro della Sibilla Cumana, alla Casina Vanvitelliana, ed a Capo Miseno.
Questa è una zona ad alta attività vulcanica con fenomeni unici tipo la
Solfatara della vicina Pozzuoli.
Alcuni millenni orsono si pensava che questa fosse la porta dell'inferno, poi
quando l'attività vulcanica si ritirò lasciò una terra fertilissima tanto da che
gli antichi romani vi si insediarono con moltissime ville. In
tutta la zona vi sono strutture alberghiere di prim'ordine e rinomatissimi
ristoranti con specialità marinare locali.
Si arriva a Bacoli ed al porto di Baia mediante
la tangenziale di Napoli all'uscita Lago D'Averno - oppure percorrendo la parte
più antica della via Domiziana.
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