09 Giugno 2007
Nonostante la pesca nelle ore notturne sia definita da alcuni
pescatori la più redditizia e la più proficua, talvolta, in pieno giorno, si
effettuano catture che possono regalare emozioni. E' il caso di una bella orata
che ho pescato nel primo pomeriggio, quando il sole è al culmine della sua
luminosità.
La località nella quale si è svolta la battuta di pesca è la
straordinaria Tossa de Mar, un gioiello della Costa Brava. Questa città
offre una meravigliosa scogliera adiacente alla spiaggia. Si possono trovare
varie specie di pesci che vanno dalle mormore ai saraghi, per finire con le
orate.
Tossa de Mar
In una soleggiata giornata di agosto decido di andare a pesca
anche se non avevo programmato di andarci. Il cielo si presentava sereno e il
mare leggermente mosso. Decido di usare una montatura all'inglese che, come
tutti sappiamo, consente di pescare a profondità maggiori della lunghezza della
canna.
Lo schema da seguire sarà il seguente con variabili a
discrezione del pescatore: uno stopper o un filo di lana sulla lenza madre di
diametro 0.16 della Falcon, un galleggiante scorrevole, una perlina, un pallino
spaccato come fermo di battuta, una torpilla (proporzionata al galleggiante)
scorrevole tra il pallino precedente e un altro pallino spaccato posto al
seguito di quest'ultima, altri pallini che completino la taratura e la girella.
Il finale della Trabucco che potrà variare da 1 metro a 1 metro e mezzo del
diametro 0.14 e l'amo numero 14 della Gamakatzu.
La novità è costituita dall'esca. Quest'ultima porta il nome
di patella. In principio pescavo con
pezzetti di coreano, ma poi, sedendomi sugli scogli, la mia attenzione è caduta
su qualcosa che si intravedeva con l'andare e il venire delle onde.
Allora mi sono chiesto: - Perché non innescarla? - Le
patelle sono frutti di mare caratterizzati da una conchiglia priva di
avvolgimento a spirale e dotata di un'ampia apertura ventrale. Durante il giorno
si muovono nell'ambiente alla ricerca di cibo, mentre di notte aderiscono a
materiali rocciosi o legnosi. Si nutrono di vegetazione marina, soprattutto di
alghe. Dall'uomo le patelle vengono usate sia come cibo, sia come esche per
pesci.
Patella
Le orate sono solite cercare cibo sul fondo sia sulla sabbia
che tra gli scogli e siccome le patelle vivono su quest' ultimi e i pesci spesso
amano gustare bocconi invitanti, innescheremo la nostra esca già sgusciata
aspettando con ansia che il pesce abbocchi. La patella è molto delicata e quindi
bisogna prestare attenzione al momento dell' innesco.
Quando meno me l' spettavo, ecco che il pennacchio rosso del
galleggiante scompare totalmente. Dopo aver ferrato con decisione, mi accorgo
che il pesce comincia ad opporre resistenza e dopo alcuni minuti tra felicità e
paura di perderlo, finalmente scorgo la sagoma Patella argentata dello sparide.
E' una bella orata di un chilo.
Orata di un chilo
Dopo aver effettuato questa soddisfacente cattura, la
curiosità mi spinge ad innescare nuovamente un'altra patella e dopo poco un
sarago non riesce a resistere all'innesco invitante e abbocca. Dopo di lui
abbocca un altro sarago e infine, per chiudere in bellezza, mentre ero in fase
di recupero, riesco a beccare un'occhiata a mezz'acqua. Posso quindi portare a
casa un bel carniere di pesci con la gioia che la mia nuova esca ha dato i suoi
frutti.
Probabilmente una serie di fattori positivi hanno contribuito
alle varie catture. In primis un boccone invitante reso ancor più attraente
dalla forte luce del sole e in secundis un colpo di fortuna o, per meglio
definirlo, il buon senso di pescatore che mi ha permesso di individuare il luogo
giusto dove insidiare i miei pesci.
Per concludere bisogna avere sempre fiducia nei propri
istinti, ma soprattutto bisogna avere molta pazienza, dote che contraddistingue
un buon pescatore.
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