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Una Panoramica sulla Storia dei Mulinelli
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Testo di  Andrea Bondi
Fotografie di  Andrea Bondi
Data Pubblicazione  18/12/2003

I primi mulinelli furono costruiti in Inghilterra all'inizio del 1800 , erano semplici raccoglitori di filo di seta (allora non esisteva il nylon) si pescava con il crine di cavallo intrecciato conicamente.
Si partiva con tre fili poi si scalava a 2 fino al terminale realizzato in crine.

Il collezionismo di mulinelli da pesca inglesi è affermato in tutto il mondo con quotazioni di mercato molto alte;
i primi mulinelli con bobina fissa probabilmente furono gli ILLINGWORD numero 1.
Trattasi di un mulinello molto raro con quotazione di mercato stellare:

Poi seguirono gli eleganti numero 2 e 3 che avevano il corpo in bachelite e con rifiniture altamente signorili.
Altri bellissimi mulinelli furono gli Hardy Altex (mulinello nato nel 1930 circa) e che odiernamente viene usato da Carlo d' Inghilterra. I primi modelli di altex erano chiamati Duck food , ma in Italia sono conosciuti col nome di culetto di anatra a causa della loro singolare forma:

           

Questi mulinelli non erano dotati di antiritorno e capite che per fare lavorare la frizione bisognava esercitare una forte pressione con il dito indice sulla bobina.
Alcuni anni dopo arrivarono gli altex con antiritorno, in particolare con i modelli 1, 2, 3 dedicati rispettivamente alla pesca leggera, media e pesante.

Anche in Francia si iniziò a costruire i primi mulinelli con discreto successo industriale con i famosi Mitchell, i gloriosi Luxor, ed i Mepps rarità prodotto in pochi esemplari da artigiani.
In Italia, nel 1940 circa, qualche artigiano cominciò ad azzardare la produzione di mulinelli da pesca battezzandoli con i nomi più fantasiosi e inconsueti o spesso con le iniziali del produttore stesso; per fare qualche nome: crebbia , major asso ,artiglio , gioiello, ovil , minerva , major, simplex , helios, rapid , vortex , squalius , cs3 albatros e molti altri. Penso che sia difficile risalire all'intera produzione italiana nel settore.
Per fare un esempio si riporta la fotografia del modello artiglio:


Il grosso colpo di scena avvenne a Torino quando nel 1945 circa la famosa e prestigiosa ditta Alcedo iniziò una vera e propria produzione industriale che ben presto conquistò il mercato nazionale e americano.
Con alcedo micron furono introdotte nuove forme: mulinello minuscolo del peso di solo 180 gr e col primato di essere il più piccolo mulinello del mondo di quei tempi.
Arrivarono poi i mercury 2cs, gli omina e i jupiter, caratterizzati da una bellissima medaglia in ottone, rame o argento.
Nel nel 1960 fu introdotto sul mercato il modello alcedo marck, col quale il lanciatore Marion E.Hustonche stabilì il record mondiale di lunghezza di lancio.
Altre case in Italia iniziarono la produzione di mulinelli cargeme , nettuno nigara , zangi , ofemer.
In particolare la Zangi produsse una vasta gamma di mulinelli unici, con straordinarie caratteristiche, come ad esempio il modello zangi 3v dotato di un cambio per pescare con tre rapporti di recupero differenti;
La cargem produsse molti importanti e significativi mulinelli che contribuirono a tenere alta la bandiera tricolore e il marchio Made in Italy.

Ci sarebbe da scrivere ancora molto ma non basterebbero 100 pagine per esaurire l'argomento.
Beh .... che dire, andate in cantina o in mansarda a cercare nella cassetta del nonno potreste avere qualche piccolo tesoro senza saperlo.
 



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