Lagune Polesane sotto Controllo grazie a 5 Sonde che Monitorano la Salute delle Acque Deltizie
Sonde multiparametriche rilevano in tempo reale situazioni
di disturbo ambientale, anossia, distrofia, che potrebbero compromettere risorse
produttive fondamentali per il territorio provinciale.
La Provincia di Rovigo, l’Arpav, il Consorzio di bonifica
Delta Po e l’ASL 19 di Adria, avvalendosi di strutture universitarie, hanno
siglato un accordo di programma della durata di tre anni al fine di fornire
all’Amministrazione Provinciale, agli altri Enti interessati e agli Operatori
del Settore della pesca strumenti efficaci per la valutazione dello stato di
salute degli ambienti lagunari veneti del Delta del Po, e per poter rilevare in
tempo reale situazioni di modifica ambientale, anossia, variazioni di salinità
ecc., che potrebbero compromettere quelle risorse produttive che sono di
notevole rilevanza per il territorio provinciale.
Ne parliamo più nel dettaglio con il
Dirigente dell’Area Attività Produttive della Provincia di Rovigo Vanni
Bellonzi e con il VicePresidente e Assessore alle Attività Produttive
Sandro Gino Spinello.
Dott. Bellonzi, come nasce questo
progetto?
L’esigenza è di acquisire e condividere un patrimonio di
conoscenze e dati disponibili nell’area deltizia al fine di massimizzare il
beneficio generale e di interessare la Regione Veneto nella condivisione degli
obiettivi per il territorio e a favore degli operatori. La pesca è una risorsa
fondamentale per questo territorio e le lagune rappresentano un habitat molto
delicato. E’ necessario preservare e salvaguardare i suoi equilibri per
garantire una adeguata produttività dal punto di vista quantitativo e
qualitativo; l’aspetto ambientale e quello produttivo sotto strettamente
collegati, non possono prescindere l’uno dall’altro, inoltre, la qualità
ambientale è un valore aggiunto per un territorio di grande valenza.
Cosa prevede il progetto?
Il progetto prevede, in sintesi, il posizionamento di
stazioni di analisi in automatico per il rilievo di parametri chimici, fisici e
biologici, raccolta ed elaborazione dei dati ed invio ad un P.C., condivisione
con i partners delle indicazioni raccolte ed elaborazione di indicazioni
operative. Il monitoraggio viene effettuato a regime presso le lagune di
Scardovari, Canarin, Vallona, Caleri e Marinetta.
Viene eseguita la misurazione dei principali parametri fisici e chimici che
condizionano l’attività biotica in un ecosistema acquatico: pressione e quindi
profondità, temperatura, conducibilità e quindi salinità, concentrazione e
percentuale di saturazione di ossigeno disciolto, pH. Mediante l’utilizzo di
particolari descrittori/indicatori, gli organi istituzionali e gli operatori
della pesca sono in grado di cogliere immediatamente le variazioni in atto
relative alla qualità ambientale e allo stato di salute della laguna. Inoltre,
l’analisi degli andamenti di tali indici consente di predire se le condizioni
ambientali sono soggette ad un miglioramento o viceversa.
Si potranno altresì valutare gli interventi di vivificazione attuati e in
progetto.
Vicepresidente, qual è il ruolo
della Provincia in questo progetto?
L’Amministrazione Provinciale di Rovigo si impegna a
sostenere economicamente una parte delle attività previste dall’accordo di
programma ed è proprietaria di due delle cinque sonde multiparametriche, quelle
collocate nelle lagune di Caleri e Marinetta. Si impegna inoltre a coinvolgere
tutti i partner, compresa la Regione, sulla base di quanto contenuto
nell’Accordo di programma e delle sue finalità. Si avvale poi del Centro
Internazionale di Ricerca su Ambiente e Sviluppo (CIRAS), di cui è socio, per la
definizione tecnica operativa delle attività previste dal progetto e per le
attività di studio per il monitoraggio della qualità ambientale delle lagune,
per consentire ogni preventivo intervento di salvaguardia.
Inoltre, il sito web della Provincia destinato al comparto Pesca ed Attività
Produttive - www.pescapolesine.it -
ospita i bollettini e i rapporti appositamente predisposti da ARPAV, a
disposizione di tutti gli operatori del settore.
Uno strumento fondamentale quindi
per tutte le attività di valorizzazione del settore, che in Polesine devono
essere promosse e incentivate…
Saranno promosse sinergie d’interventi per la conoscenza e
valorizzazione ambientale e per una corretta gestione delle risorse oltre che
per la tutela ed incentivazione delle attività economiche connesse. Ritengo che
sia fondamentale la collaborazione tra i vari Enti ed Istituzioni che a vario
titolo operano nelle aree lagunari venete del Delta del Po. Solo in questo modo
potremo risolvere i problemi che attualmente affliggono le lagune polesane e
rilanciare il settore pesca, così importante per la nostra provincia.
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